biografia semiseria, prolissa e ridondante

Peppe Millanta non è il nome di Peppe Millanta, ma lo pseudonimo nato per mascherare le attività eversive che il nostro compiva nella sua doppia vita durante i tempi dell'Università a Roma: studente di giorno, e perdigiorno di notte (o perdinotte, che dir si voglia)
All'epoca, per la gioia di mamma e papà, era avviato verso un lavoro “serio”: apprendista-schiavo in un grande studio a Piazza di Spagna.
La sua doppia vita scorreva placida e tranquilla, fino a quando il boss non lo distolse dal delicatissimo lavoro di fotocopiatore professionista per convocarlo nel suo ufficio, fatto alquanto strano che insinuò in lui qualche senso di colpa preventivo (per inciso, Millanta vive di sensi di colpa).
“Ma questo sei tu?!”
Sullo schermo del boss una foto proveniente da feisbuc lo ritraeva comodamente spaparanzato su un gradino con una chitarra in mano e con un cappello con qualche spiccio dentro. Dopo aver esclamato "Oddio che brutta foto!" (riferendosi però più al fatto che la foto lo ritraeva di profilo che al livello tecnico dello scatto - Millanta infatti di fotografia non ci capisce un'acca!) il nostro decise di usare la sua arma segreta: la Vaghezza.
“Ehm...questo quale?”, rispose distratto.
“...questo brutto...” puntualizzò il boss.
Touchè.

L'arma segreta aveva miseramente fallito.

Non restava che una dignitosa resa.

Fece finta di ascoltare con attenzione la ramanzina sul "decoro della professione" e sul rischio di farsi vedere da qualche cliente "a fare in giro il cazzone" (parole testuali), e giurò e spergiurò che non l'avrebbe fatto più.
Millanta, però, dice un sacco di bugie.
Decise quindi di darsi un nome nuovo per la sua seconda vita e di divenire internettianamente irreperibile col suo nome di battesimo.
Peppe fu scelto perchè era il nome di suo nonno.
Millanta perchè erano ormai anni che spacciava per vero il suo volersi fare una “posizione”, mentendo spudoratamente.
Da necessità nasce quindi lo pseudonimo (a volte girato in epiteto dai suoi amici più burloni), che a chiamarlo nome d'arte ci vuole coraggio.
In molti gli hanno infatti fatto notare che nascere con un nome brutto è sfiga, ma andarselo a scegliere è autolesionismo, ma Millanta da questa accuse si è sempre fermamente difeso con una alzata di spalle (per inciso, Millanta rifugge più che può lo scontro).
Questa sua doppia vita durò ancora fino all'abilitazione da avvocato (tranquilli! Millanta non ha mai fatto nemmeno una causa perché dopo poche ore si è cancellato dall'albo - Millanta ha volte sa essere un tipo molto impulsivo, nevvero?), quando alla fine la sua seconda vita non ha preso il sopravvento, insieme allo pseudonimo/nomeincodice/soprannome che è rimasto lì al suo posto. (Millanta è un abitudinario, e si affeziona molto facilmente).
Spiegato il nome, veniamo al resto.

Inizia a suonare sin da piccolo. Il padre, vedendolo agitarsi durante il film dei Blues Brothers, gli chiede se vuole imparare a suonare. La risposta fu ovviamente “Siiiiiii!” (Millanta si esalta facilmente), e non poteva che ricadere che sul sassofono (“Nel film era quello che si agitava di più”, pare abbia detto Millanta).
Studia per alcuni anni con il M.ro Carmine Ianieri, che dimostra una pazienza e una capacità di sopportazione fuori dal comune, ma che miracolosamente gli riesce a ficcare in testa le poche nozioni di musica che ancora oggi si porta dietro. Poi incontra il grunge, ovviamente si a-rinfiamma (“Da grandi facciamo i grunge?” “Siiiiii!”), e decide di passare alla chitarra. Impara rapidamente a infilare la sigaretta accesa tra le corde come Slash, e a portare il tempo mentre beve birra per rientrare in maniera corretta sul brano. Le poche altre cose che sa fare gliele insegna il M.ro Paolo Giordano, dal quale va più perchè è un piacere sentirlo suonare che non per dedizione allo strumento.
Non pensa minimamente a fare il cantautore fino a quando non incontra De Andrè.
Lì scopre che “...la musica può essere letteratura...può essere racconto...può essere vita” (quando si infervora Millanta può arrivare a dire un mucchio di scemenze come questa. Però poi ha la decenza di arrossire). E per uno che ha divorato da sempre un mucchio di libri, e che ha covato sempre in corpo il desiderio di scrivere, fu un piccolo shock: anni di formazione involontaria passati ad ascoltare tutti i classici italiani, i Brel, i Brassens, i Chico Buarque, i Vysotsky, i Violeta Parra, i Victor Jara, i Gardel, gli Yupanqui, i Sabina, i Tom Waits, i Cohen....insomma tutta la musica d'autore possibile (rinomata la richiesta alla cugina di riportargli da un viaggio il disco di un cantautore impronunciabile di Singapore. Il disco ovviamente non è mai stato ascoltato, ma Millanta si dichiara comunque fiero di averlo nella sua libreria).
Da giovine legge parecchio. Un po' per passione. Un po' perchè a scuola si annoiava ad ascoltare. E un po' perchè pensava facesse figo (a distanza di anni e dopo aver perso parecchie diottrie, Millanta è incline a smentire questa teoria a favore di una presenza costante in palestra. Ha capito, anche se in ritardo, che aiuti di più).
Inizia a scrivere presto dopo essere rimasto fulminato da un libro di Buzzati trovato in biblioteca.
Libro che pare non sia mai stato restituito. Convocato e messo sotto torchio sul punto, pare che Millanta si sia chiuso in un ostinato silenzio, fino a quando non è stato convinto a patteggiare con un "L'ho perso" che non convinse nessuno (i soliti maligni dicono che il libro sia in bella mostra nel suo studiolo. Millanta nega, ma nell studiolo non vi fa entrare).
Poi accade una cosa terribile. Decide di iscriversi ad un concorso di scrittura. E vince. Ma soprattutto, gli danno dei soldi come premio.
Sull'onda del suo solito e facile entusiasmo decide che da grande avrebbe fatto il-vincitore-di-concorsi-di-scrittura, (carriera purtroppo abbandonata quasi subito, contro la sua volontà), ma quel che è terribile è che da allora vive con l'illusione che scrivere sia un qualcosa che possa portare prima o poi ad una remunerazione.
Vani sono stati i tentativi della famiglia e degli amici di fargli capire che non è così, ma Millanta a volte vive in un mondo un po' lontano dalla realtà, e sa essere molto cocciuto.
Terminate le superiori, arriva l'Università. E Roma: musicante per strada, stornellatore da osteria, l'incontro con il teatro, i viaggi, le notti randagie, la vela, il cinema. E soprattutto i tanti, improbabili, incontri, con il loro bagaglio di storie.
Terminati gli studi decide di tornare a Pescara, (Millanta ha bisogno del mare, sennò si intristisce), continuando a fare il pendolare con Roma e Napoli. Fonda la band di world music "Peppe Millanta & Balkan Bistrò" con cui gira l'Italia, tira su la scuola di scrittura e arti narrative chiamata "Scuola Macondo - l'Officina delle Storie" in omaggio a Marquez, e si dedica alle sue storie a tempo pieno (o quasi).

Nel 2018 pubblica il suo romanzo d'esordio, "Vinpeel degli orizzonti" per la Neo. Edizioni, con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti come il Premio John Fante Opera Prima e il Premio Alda Merini, e viene candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato al Campiello Opera Prima.

In totale si è innamorato una volta. Ha avuto 2 cani. Ha fissato il mare in silenzio almeno tre volte al giorno. Ha pianificato quattro viaggi che poi non ha fatto. Ha tirato a far tardi molte più volte del dovuto. Si è commosso ogni volta che ha visto il finale di “Nuovo Cinema Paradiso”. Ha riso ogni volta che ha visto i Monty Python. Gli son volati via dalle mani sei palloncini. Ha una fobia. Otto libri che rileggerebbe all'infinito e quattro persone che vorrebbe prima o poi rincontrare.

 

Formazione

Master I Livello Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico (Roma) 2016/2017;

Laboratorio "Il tempo del Lavoro" a cura di Ascanio Celestini (Roma) 2016/2017;

Diploma corso biennale Sceneggiatura Tracce s.n.c. (Roma) 2014/2016;

Diploma Scuola di Alta Formazione per sceneggiatori di cinema e serie TV (Roma) 2015;

Seminario "Tradizione - il teatro di domani" (Teatro Vittoria di Roma) 2015/2016;

Seminario “La voce narrante” di Stefano Benni (Teatro dell'Orologio di Roma) 2009;

Diploma corso triennale di Recitazione presso SMO Village (Pescara) 2010/2013;

Seminario di dizione e pronuncia espressiva presso ResNuda Teatro (Pescara) 2013;

 

PREMI E RICONOSCIMENTI letteratura

Primo Classificato Premio John Fante Opera Prima, 2018
Festival John Fante, Torricella Peligna

Candidato Premio Strega Ragazze e Ragazzi, 2018
Fondazione Bellonci

Selezione Campiello Opera Prima, 2018
Premio Campiello

Vincitore Premio Thesaurus - autore dell'anno, 2018
Cenacolo Letterario AltreVoci, Aulla

Primo Classificato Premio Montefiore, sez- racconto, 2018
Pegasus Cattolica, Cattolica

Primo Classificato Premio Augusta Ama, 2018
Associazione Musiculturale Augusta, Torino

Primo Classificato Premio Giovanni Bovio, 2018
Associazione Giovanni Bovio, Trani

Premio Borgo Arbori per la Narrativa, 2018
Borgo Arbori

Terzo Classificato Premio San Salvo, 2018

Comune di San Salvo

Primo Classificato Quercia in Favola - sez. editi, 2018
Aulla, Massa Carrara

Primo Classificato Premio La Pania - sez. editi, 2018
Molazzano, Lucca

Finalista Premio Carlo Piaggia, narrativa edita, 2018
Lucca

Primo Classificato Premio Città di Castrovillari, 2018
Khoreia 2000 e Mystica Calabria

Primo Classificato Premio Muratori, 2018
Rotary Club Modena

Menzione Speciale Premio Città di Grottammare - sez. edito, 2018
Ass.ne Pelasgo 968

Primo Classificato Premio Alda Merini, ez. edito, 2018
Cenacolo Letterario Altre Voci

Secondo Classificato Premio Nero su Bianco - Mino de Blasio, 2018
Comune San Marco dei Cavoti

Secondo Classificato Premio Città di Cattolica - sez. racconti, 2018
Pegasus Cattolica

Primo Classificato Premio Voci - Città di Abano Terme -sez. racconto, 2017
Circolo I.P.L.A.C.

Finalista Premio InEdito - sez. Racconto, 2017
Il Camaleonte, Torino

Secondo Classificato Concorso Letterario Città di Grottammare - narrativa inedita, 2017
Pelasgo 968, con la Presidenza Onorara di Franco Loy

Vincitore Premio Alda Merini - narrativa inedita, 2017
Cenacolo Letterario Altre Voci

Vincitore Premio Alda Merini - narrativa inedita, 2017
Cenacolo Letterario Altre Voci

Primo classificato "Scriba Festival" - sezione Bagagli, 2016

Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli

Secondo classificato "Concorso Nazionale Racconto Sportivo", 2016
CONI

Secondo classificato Concorso "Giovani Autori", 2016
Fondazione PescarAbruzzo

Primo classificato Premio "Tesori d'Abruzzo", 2015
De Siena Editore

Vincitore concorso letterario “Interviste impossibili”, 2004

Progetto dell'Unione Europea patrocinato dalla Regione Abruzzo

Finalista “Premio Internazionale Città di Tocco da Casauria”, 2004
Comune di Tocco da Casauria

Finalista “Premio Internazionale La luce delle Mainarde”, 2004
Associazione La luce delle Mainarde

Primo classificato Premio Nazionale Letteratura Giovanile - Micol Cavicchia", 2003
Edizioni Tracce

PREMI E RICONOSCIMENTI drammaturgia 

Finalista Fringe Festival Roma, 2019
Teatro Libero, Roma

Finalista Festival Presente Futuro, 2018
Teatro Libero, Palermo

Primo Classificato Minimo Teatro Festival, 2018
Teatro Patafisico, Palermo

Primo Classificato Festival Inventaria, 2018
Roma

Primo Classificato Premio Carlo Dapporto, 2018
Ass.ne Lupus in Fabula e Comune di Sestri Levante

Primo Classificato Concorso T.X.A., 2017
Teatro Eliseo di Nuoro

Premio Giuria Giovane e Premio del Pubblico al Premio Luigi Vannucchi, 2017
Casa del Teatro 3 e Comune di Asti

Secondo Classificato premio Brisa, 2017
Arci Bologna

Primo Classificato "Confronti Creativi", 2017
Teatro Comunale di J. P. Velly, Formello (Rm)

Premio Giuria Popolare Reading sul Reno, 2017
Teatro dei Mignoli, Bologna

Premio Giuria Popolare Festival dei Corti, 2017
Calabbria Teatro Festival, Castrovillari

Primo Classificato Concorso Nazionale per Corti Teatrali, 2017
Teatro San Prospero, Reggio Emilia

Finalista Concorso "Pillole", 2017
Teatro Studio Uno, Roma

Finalista Concorso "Accendi la Resistenza" per testi teatrali, 2017
Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza - in coll. con Scuola Holden e Feltrinelli Editore

Autore Selezionato Festival di Microteatro Bonsai, 2017
Ferrara Off, Ferrara

Secondo Classificato La Riviera dei Monologhi, 2017
Teatro Helios, Bordighera

Finalista Bando Ingiusto, 2017
Teatro in Scatola, Roma

Secondo Classificato ConCorto - Corti Teatrali, 2017
Teatro San Genesio, Roma

Vincitore Selezione Bando Officina Teatrale, 2017
Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico & Officina Teatrale

Vincitore Premio Settimia Spizzichino e gli anni rubati, 2017
Compagnia Teatrale Ipogeo - Teatro Argot di Roma

Vincitore della selezione per il Festival Nazionale Nuove Entità Teatrali (N.E.T.), 2014
Artisti per il Matta

 

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